Cosa succede se si verifica una carenza di fosforo nelle piante? Questo argomento che può sembrare distante per chi vive in città, assume la sua importanza quando per mille motivi si decide di realizzare un piccolo orto in casa oppure si decide di coltivare delle piante come il peperoncino o il limone.
Carenza di fosforo nelle piante ecco cosa devi sapere!
Il fosforo è un nutriente essenziale sia come parte di numerosi composti chiave della struttura vegetale sia come catalisi nella conversione di numerose reazioni biochimiche importanti nelle piante. Il fosforo è noto soprattutto per il suo ruolo nel catturare e convertire l’energia del sole in utili composti vegetali. Pertanto, il fosforo è essenziale per la salute generale e il vigore di tutte le piante. Alcuni fattori di crescita specifici associati al fosforo sono:
- Sviluppo e stimolazione delle radici.
- Aumento della forza del gambo e dello stelo.
- Migliore formazione di fiori e produzione di semi.
- Maturità più uniforme e precoce delle colture.
- Aumento della capacità di fissaggio dell’azoto.
- Miglioramenti nella qualità delle colture.
- Maggiore resistenza alle malattie delle piante.
- Supporta lo sviluppo durante l’intero ciclo di vita.
La Carenza di Fosforo nelle piante cosa comporta?
La carenza di fosforo è più difficile da diagnosticare rispetto a una carenza di azoto o potassio. Le colture di solito non mostrano sintomi evidenti di carenza di fosforo se non per un generale arresto della fase di crescita della pianta. Quando si evidenzia una carenza visiva, potrebbe essere troppo tardi per correggere le colture annuali. Alcune colture, come ad esempio il mais, tendono a presentare uno scolorimento anomalo quando il fosforo è carente. Le piante sono generalmente di colore verde bluastro scuro con foglie e stelo che diventano violacei. Il grado di viola è influenzato dalla composizione genetica della pianta. Il colore violaceo è dovuto all’accumulo di zuccheri che favorisce la sintesi di antociani (un pigmento di colore violaceo), che si verifica nelle foglie della pianta.
Mobilità
Il fosforo è altamente mobile nelle piante e, quando è carente, può essere traslocato dal vecchio tessuto vegetale in aree giovani e in crescita attiva. Mano a mano che una pianta matura, il fosforo viene traslocato nelle aree fruttifere della pianta, dove sono necessari requisiti ad alta energia per la formazione di semi e frutti. Le carenze di fosforo alla fine della stagione di crescita influiscono sia sullo sviluppo delle sementi sia sulla normale maturità delle colture. La percentuale della quantità totale di ciascun nutriente assorbita è più elevata per il fosforo nelle ultime fasi della stagione vegetativa che per azoto o potassio.
Disponibilità del Fosforo
Il contenuto totale di fosforo nella maggior parte dei suoli superficiali è basso, con una media del solo 0,6% di fosforo. Molti fattori influenzano il contenuto di fosforo nel suolo:
- Tipo di materiale da cui deriva il suolo
- Grado di erosione del terreno
- Condizioni climatiche
- Rimozione e fertilizzazione delle colture
Il fosforo del suolo è classificato in due grandi gruppi, organico e inorganico
Fosforo organico
Il fosforo organico si trova nei residui vegetali, nei concimi e nei tessuti microbici. I suoli a basso contenuto di sostanza organica possono contenere solo il 3% del loro fosforo totale nella forma organica, ma i terreni ad alta sostanza organica possono contenere il 50% o più del loro contenuto totale di fosforo nella forma organica.
Fosforo inorganico
Le forme inorganiche di fosforo del suolo sono costituite da complessi di fosfati di ferro e alluminio e fosforo assorbiti su particelle di argilla. La solubilità di questi composti del fosforo e del fosforo organico è estremamente bassa ma risultano facilmente assimilabili dalla pianta. Il fosforo, assorbito dalle piante sotto forma inorganica, viene incorporato in composti organici di grande importanza come i fosfopeptidi e i fosfolipidi (lecitina ad esempio).
Disponibilità di fosforo del suolo
Il fosforo solubile, sia da fertilizzante che da agenti atmosferici naturali, reagisce con l’argilla, il ferro e i composti di alluminio nel terreno e viene convertito prontamente in forme meno disponibili mediante il processo di fissazione del fosforo. A causa di questi processi di fissazione, il fosforo si muove molto poco nella maggior parte dei terreni, rimane vicino al suo luogo di origine e le colture assorbono raramente più del 20% del fosforo fertilizzante durante la prima stagione del raccolto. Questo fosforo residuo rimane nella zona di radicazione e sarà lentamente disponibile per le colture successive. L’erosione del suolo e la rimozione delle colture sono i modi significativi di perdere il fosforo nel suolo.
Conclusioni
Il fosforo è importante perché è coinvolto in molte funzioni vitali e una sua carenza di fosforo nelle piante, può creare gravi squilibri alle piante. presenza di Fosforo nei terreni e più che sufficiente a garantire una crescita sana per le piante domestiche ma bisogna sempre controllare il PH del substrato perché se troppo alta (PH 7), l’assimilazione del fosforo è quasi nullo e nel terreno si creano legami di fosforo insolubili. Lo stesso se utilizziamo terreni ricchi di ferro e zinco o troppo acidi.